Sant'Anna di Stazzema: una strage senza colpevoli

Un libro di Oliviero Toscani

Era l'alba del 12 agosto 1944.
Quel giorno furono trucidati 560 civili, ma per lo scempio delle Ss nessuno ha mai pagato...
Un libro che parla di guerra.
La racconta con la voce e con gli occhi di chi c'era.
Con le foto di Oliviero Toscani e un brano di Antonio Tabucchi.

Oliviero Toscani, come si fa a fotografare il ricordo, la memoria?

È una sfida, perché non c´è niente di concreto, non ci sono luoghi fisici da ritrarre.
C´è l´orrore chiuso nell´anima, il ricordo di qualcosa lontano nel tempo che ha marchiato un´intera vita.
In quest´epoca dove tutto è marketing e il resto pare non esista, ho voluto cercare una cosa diversa.
E ho imparato molto.

Da che cosa è partito?

Ho parlato con i sopravvissuti allo sterminio.
Raccontavano la storia, ognuno a modo suo, perché il passato è un´immagine che ciascuno vede in modo differente.
E man mano il terrore gli si poteva leggere negli occhi, nelle pieghe delle rughe.
Non c´è stato bisogno di particolari tecniche di fotografia, bastava essere lì e saper guardare.
Ricordare la morte con la vita.
È lo stesso concetto di base che mi guidò quando, per Benetton, scattai le immagini dei condannati alla pena capitale.


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