dal sito il Tirreno internet del 23 aprile 2002

SANT'ANNA DI STAZZEMA - L'INCHIESTA GIUDIZIARIA

L'On. Carlo Carli presenta i documenti che confermano la presenza di italiani fra gli autori della strage

Fin dai primissimi anni successivi alla strage dell'agosto 1944 (560 le vittime, soprattutto donne, anziani e bambini) c'era la consapevolezza che «elementi italiani pratici dei luoghi» avessero partecipato all' azione.
Ciò emerge dai documenti raccolti nel fascicolo «Sant'Anna di Stazzema: una strage senza colpevoli» inviato dall' onorevole Carlo Carli (Ds) alla Procura militare di La Spezia.
I documenti, custoditi nella «Serie affari politici» dell'Archivio storico del ministero degli esteri, sono arrivati a Carli in seguito ad una lettera da lui inviata al ministro degli esteri ad interim Silvio Berlusconi due mesi fa.
Il fascicolo raccoglie atti relativi agli anni successivi alla Liberazione dal nazifascismo e testimoniano un fitto scambio di corrispondenza tra i ministeri degli esteri, di grazia e giustizia e della difesa in cui il primo dicastero chiedeva agli altri notizie sulla strage.
Secondo quanto spiegato da Carli, i documenti testimoniano una partecipazione di elementi italiani.
Tale notizia sarebbe confermata dal Ministero di grazia e giustizia, che in una lettera di risposta al Ministero degli esteri considerava l' importanza «rivestita dall'interrogatorio degli ufficiali tedeschi catturati dagli alleati».
In altri atti emergono inoltre responsabilità che non potevano non essere di Kesserling.
Un secondo aspetto dei documenti - è stato spiegato - è quello che riguarda gli appelli che venivano dal Comitato martiri di Sant'Anna e dai sindaci della Versilia alla Corte Britannica di Venezia per l'individuazione dei colpevoli della strage in occasione del processo di Venezia.


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