dal giornale "il Tirreno" del 13 aprile 2002

«S. Anna, la verità è più vicina»

Per Lorenzoni il lavoro della procura è ormai alla fine

STAZZEMA. «Trovati!» recitava il titolo della puntata di giovedì sera di «Primo Piano», la trasmissione di Maurizio Mannoni su Rai Tre, dedicata all'individuazione dei responsabili delle stragi di Sant'Anna e Marzabotto.
Ma forse sarebbe stato più veritiero un «Cercati!» visto che quegli attempati signori che una sessantina di anni fa vestivano le divise delle Ss, non erano di certo nascosti e neppure avevano fatto perdere le loro tracce.
Erano lì, da decenni, trascorrendo vite normali, nelle loro case, come hanno dimostrato le immagini della tv tedesca che ha realizzato l'inchiesta dalla quale emergono nuovi e fondamentali elementi per l'indagine in corso.
I responsabili delle 560 vittime massacrate a Sant'Anna il 12 agosto 1944 e delle 955 a Marzabotto il 28 settembre dello stesso anno, dunque non sono stati inghiottiti dai decenni di silenzio, come evidentemente qualcuno voleva far credere ma erano lì, a spalare neve dinanzi al proprio garage, proprio come fa ogni altro connazionale, tranquilli per l'oblio che credevano si fosse posato su quelle nefandezze.
E che il ritrovamento non fosse un'impresa così ardua lo ha confermato anche il giornalista Udo Gumpel della tv tedesca che ha spiegato come le sue ricerche si siano protratte per un anno ma che, con un impegno a tempo pieno, l'individuazione degli ufficiali poteva avvenire in soli quattro-cinque mesi.
Un'ulteriore conferma che non c'era poi grande fretta a restituire la verità alla storia, come aveva dimostrato chiaramente anche l'inchiesta del giornalista dell'Espresso Franco Giustolisi, autore del famoso servizio sull'«armadio della vergogna» di Palazzo Cesi a Roma dove, per ragioni di Stato, erano finiti, come cartacce qualsiasi, i plichi sulle stragi italiane.
«Un contributo importante quello della tv tedesca - commenta il sindaco di Stazzema Gian Piero Lorenzoni - ma l'aspetto più significativo è senz'altro la certezza che la Procura militare di La Spezia sta stringendo il cerchio per l'individuazione dei responsabili e, dai tempi pronosticati dal procuratore Tornatore, credo si sia in dirittura di arrivo».
Grande soddisfazione è espressa anche dal comitato per le onoranze ai martiri, riunito ieri per lavorare al programma delle celebrazioni del 58º anniversario, che ha riconosciuto questa notizia come uno dei risultati più importanti raggiunti negli anni, con animi ormai lontani dallo spirito di vendetta ma desiderosi di restituire almeno la verità ai martiri e alla storia.
Una rappresentanza dello stazzemese sarà mercoledì prossimo a Marzabotto in occasione della visita del presidente della Repubblica tedesca e di quella italiana.
«Alle scuse che furono rivolte lo scorso 12 agosto a Sant'Anna dal funzionario dell'ambasciata tedesca - conclude Lorenzoni - devono seguire fatti concreti per giungere alla completa verità.
Alle autorità italiane e tedesche chiederemo la sigla di un accordo per la creazione di una commissione di lavoro che, attraverso documenti noti o ancora secretati, possa ricostruire tutta la verità».

Elisabetta Lo Iacono

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