dal giornale "il Tirreno" del 02 settembre 2001

Eccidio dimenticato

Le accuse della Stampa: «Vergogna! Il governo ha snobbato Sant'Anna»


m.l.

STAZZEMA. «Quei morti di Stazzema snobbati dal governo», firmato Igor Man.
L'indignazione di un cronista che ha fatto la storia del giornalismo italiano è tutta qui, in una frase che riassume la cronistoria di «una vergogna»: «Nessun personaggio pubblico - scrive Man - era a Stazzema, il 12 agosto, per commemorare i morti dell'eccidio nazista».
«D'estate, a ridosso di Ferragosto - scrive Igor Man nell'editoriale apparso ieri su Specchio, il settimanale della Stampa - pietà l'è morta.
Se ricordiamo Stazzema è per due motivi: il 28 settembre dell'anno scorso, in questo paese tragico della dolce Lucchesia, venne costituito il comitato per la Verità e la Giustizia sulle stragi nazifasciste in Italia.
I fascicoli relativi alle stragi - sottolinea Man - sparirono nel giugno del 1947.
Quello sull'eccidio di Stazzema ricomparve il 18 di marzo del 1995 allorché fu trasmesso alla procura militare di La Spezia.
Ma la pratica venne archiviata e riaperta su richiesta di parte.
Giace a La Spezia "in attesa di improbabili risposte della magistratura tedesca".
Il secondo motivo - si legge ancora nell'editoriale di Igor Man - è la testimonianza del giornalista Franco Giustolisi.
Il 12 di agosto, a Stazzema, oltre ai superstiti e alle autorità locali c'erano il sindaco di Frankenau, Werner Peterka, due giornalisti tedeschi, qualche corrispondente locale.
C'era, "a titolo personale", Rita Levi Montalcini bella e commossa, gli occhi pallidi.
Il governo era latitante.
Giustolisi afferma che furono invitati e più volte sollecitati "personaggi pubblici": uno alla volta declinarono il pressante invito a essere presenti: "spiacenti - impegni presi eccetera": d'estate, a ridosso di ferragosto, pietà l'è morta».
La penna di Igor Man, un passato da partigiano in trincea, trattiene a stento la rabbia e l'insofferenza per «i morti dimenticati dal governo».
La polemica, quindi, è inevitabile.
«Il fatto - scrive ancora Man - è che in Italia si è combattuta una vera e propria guerra civile.
L'odio non s'è cicatrizzato del tutto.
Certo ex partigiani ed ex repubblichini sono diventati amici, ma si tratta di singoli casi.
Dunque, salvo eccezioni, gli expostfascisti continuano ad odiare gli ex partigiani: ma a Stazzema non si trattava, per le nuove autorità del nostro governo, di onorare l'indigesta resistenza bensì 560 inermi cittadini, vittime della follia criminale di SS in ritirata verso Nord.
Ciononostante nessuno degli interpellati ha voluto onorare 560 innocenti morti ammazzati come bestie (a Stazzema furono uccisi anche 100 bambini), senza conforti religiosi, in mezzo a una piazza. Vergogna».

indietro