Il leader Ds: "Luce al più presto su Sant'Anna"

Il leader Ds: "Luce al più presto su Sant'Anna" Alla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile da entrambe le parti la richiesta di istituire una commissione parlamentare
L'appello di Fassino e Martini "Inchiesta sulle stragi naziste"

ILARIA CIUTI

Un 25 aprile sentito come da anni non succedeva più.
Un 25 aprile già iniziato ieri con la Regione che chiede di sapere tutto sulle stragi dei nazi fascisti, vuole che le responsabilità di chi ha occultato notizie e fatti siano chiarite.
Tanto che il consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione in cui si chiede, in forza dell'articolo 82 della Costituzione, l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta «sulle cause e le responsabilità dell'occultamento dei documenti relativi ai crimini nazi fascisti compiuti in Italia».
Mentre, sempre ieri, a Sant'Anna di Stazzema in provincia di Lucca, uno dei luoghi delle stragi più drammatiche d'Italia insieme a Marzabotto e alle Fosse Ardeatine, il segretario dei Ds Piero Fassino si è impegnato perché si faccia luce al più presto sulle vicende di quel paese.
Fassino ha deposto una corona al sacrario di Sant'Anna di Stazzema, dove si custodisce la memoria delle 560 vittime, soprattutto donne e bambini, uccise dai nazi fascisti nel '44, e poi ha visitato il Museo della Resistenza accompagnato dai rappresentanti dell'Anpi, dal coordinatore della segretaria nazionale Ds, Vannino Chiti, e dal segretario della Quercia toscana, Marco Filippeschi.
«E' necessario non dimenticare le radici del nostro paese. La democrazia non è nata per caso ma è stata frutto di una conquista», ha detto Fassino.
«Questa visita - ha proseguito il segretario dei Ds - vuole essere un monito per non dimenticare, soprattutto di fronte al tentativo di un revisionismo storico che tende ad occultare le responsabilità ed il valore della Resistenza come atto fondante della nostra storia».
Non diverse le ragioni che hanno indotto la Regione a chiedere la commissione d'inchiesta.
«Bisogna fortificare il ricordo come antidoto alla ferocia umana.
I tempi sono maturi per la riconciliazione in Italia, ma lo si può fare solo con la certezza delle responsabilità, senza mettere sullo stesso piano chi era su fronti opposti», ha detto Riccardo Nencini, presidente del consiglio toscano per spiegare perché la Regione voglia una commissione d'inchiesta.
Il consiglio regionale, nella sua mozione, ricorda come «le denunce dei misfatti nazi fascisti siano state occultate 50 anni nel cosiddetto armadio della vergogna ritrovato solo nel '94 e il cui registro enumera 2.274 crimini.
Di questi solo Marzabotto e le Fosse Ardeatine sono arrivati a processo».


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