dal giornale Repubblica del 14 aprile 2002

Dossier: Le stragi del '44

La compagnia della morte

"I ragazzini delle SS insanguinarono la Toscana"



Lorenza Pampaloni

LA GIUSTIZIA si è rimessa in moto dopo decenni.
E dai documenti è riemerso il passato.
Le istruttorie finalmente riaperte mettono in nero su bianco vecchie colpe e responsabilità.
E consentono, con un ritardo di ben 58 anni e con una perdita irrecuperabile di dati edi testimonianze dirette, di chiedere conto di efferatezze e atrocità mai dimenticate.
Quelle compiute dagli ufficiali delle divisioni naziste - oggi, nel caso in cui siano ancora vivi, per lo più pensionati ottantenni dediti al giardinaggio - che nell'estate 1944 attraversarono con le loro compagnie la Toscana, durante la "ritirata aggressiva" verso il nord italia.
Alcuni degli ufficiali superstiti della strage di Sant'Anna di Stazzema oggi hanno finalmente un nome.
E anche per Marzabotto l'inchiesta è stata riaperta.
Ma, insieme alle due stragi maggiori, la procura militare di La Spezia, responsabile dei procedimenti per tutti gli eccidi, sta indagando sugli altri episodi - ne sono stati contati 269, di cui 240 nella sola estate 1944 - E sono attivamente al lavoro anche gli uffici della procura tedesca di Ludwigsburg.
Di entrambe le procure è consulente uno storico italiano quarantaduenne, Carlo Gentile, che vive da più di vent'anni in Germania: "Non meno di 2000 persone - dice - il 20% circa della cifra complessiva delle vittime delle stragi naziste sono state assassinate in un periodo brevissimo di tempo, tra la fine di luglio e la fine di settembre 1944, ed in aree relativamente ristrette: una parte della provincia di Pisa, la versilia, le Alpi Apuane e la Lunigiana da un lato, l'area dell'Appennino dominata dal Monte Sole fino alla periferia di Bologna dall'altro". C'è un motivo per una simile concentrazione di massacri?
"A legare le varie stragi c'è un filo conduttore: l'unità che li ha perpetrati.
In questa zona operò infatti la 16.a Divisione "ReichsfhrerSS" (Panzergrenadier), che si distingueva per la sua spiccata crudeltà.
Ai posti di comando c'erano SS provenienti da campi di concentramento, ufficiali che si erano macchiati dei peggiori crimini di guerra sul fronte orientale, compiendo stragi di ebrei oppure di partigiani della Bielorussia o dei Balcani.
Una divisione "maledetta" di circa 16.000 unità, per lo più ragazzi di 17 - 18 anni costretti a entrare nelle SS, che nei primi giorni di luglio, vengono gettati nel calderone dei combattimenti nell'area di Cecina, Rosignano e infine Livorno.
Intorno al 20 luglio la divisione raggiunge Pisa e la linea dell'Arno, attestandosi sulla riva settentrionale.
Ed è a questo punto che vengono consumate, da parte dei vari battaglioni tra cui quello famigerato di Walter Reder (che però è estraneo alla strage di Sant'Anna), le peggiori violenze contro la popolazione civile".
Un lungo elenco.
"Recano tra l'altro la firma della 16.a divisione la strage nella casa di Giuseppe Pardo Roques, presidente della comunità ebraica di Pisa, che costò la vita a dodici persone, rapinate e massacrate da una pattuglia di SS su probabile delazione fascista.
Il 2 agosto 23 civili vengono uccisi a San Biagio al Tondo.
Il 7 agosto in un rastrellamento del Monte Pisano sono arrestate poco meno di 200 persone, 69 delle quali nei giorni seguenti saranno assassinate a piccoli gruppi in varie località nei pressi del lago di Massaciuccoli.
E' del 12 agosto la strage di maggiori dimensioni, il massacro di centinaia di civili a Sant'Anna di Stazzema.
Seguono due eccidi in Versilia a metà mese (Migliarino e Nodica).
Il 19, in una rappresaglia, sono massacrati a bardine San terenzo 53 civili rastrellati in Versilia, 107 persone sono assassinate a Valla, nel corso della stessa azione, totalizzando 160 uccisi per vendicare i 16 militi SS, vittime di un agguato partigiano avvenuto in quel luogo due giorni prima.
IL 23 e 24 agosto un'operazione di rastrellamento investe la valle del Lucido: Vinca e numerosi altri villaggi sono distrutti, la strage fa quasi 200 vittime civili.
Tra fine agosto e primi di settembre altri eccidi colpiscono nuovamente la Versilia e il Monte Pisano: Filettole, Ripafratta, Massaciuccoli, Compignano e Massarosa; il 2, poi i dintorni di Nocchi e Camaiore.
Il 10 settembre sono fucilate in varie località nei pressi di Massa 74 persone, ua parte delle quali rastrellata sul Monte Pisano e in Versilia.
Il 16 settembre circa 150 detenuti del carcere di Massa sono fucilati a San Leonardo al Frigido.
Lo stesso giorno per rappresaglia a bergiola Foscalina sono uccise 72 persone".
Un altro settore di grosse stragi è l'aretino. Qui chi operava?
"Le stragi nell'aretino a partire da Vallucciole (Stia), 108 morti, a cui fanno seguito tra le altre Civitella della Chiana, San Pancrazio, cavriglia, Bucine, sono addebitabili ai reparti della divisione "Goering" (non SS ma aeronautica) che aveva delle analogie con la 16.a
Anche qui reclute giovanissime (classe 1925) e ufficiali che avevano alle spalle esperienze estreme.
UN ufficiale era per esempio Heinz Barz, individuato come responsabile della strage di Civitella, ma nel frattempo deceduto.
Membro della polizia e guardia del corpo di Goering aveva ripulito la polizia berlinese dai "rossi" prima di recarsi sul fronte orientale per azioni di pulizia etnica".
Le indagini riusciranno ad arrivare ad altri responsabili?
"Un paio di dozzine di persone sono ancora in circolazione.
Ma bisogna vagliarne posizione e responsabilità.
Un lavoro non semplice a 58 anni di distanza dai fatti.


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