dal giornale Repubblica del 12 aprile 2002

"I nazisti di Sant'Anna sono ancora vivi e vegeti"

Rivelazione dell'espresso: sono una dozzina, saranno interrogati

Maurizio Bologni

Ci sono almeno quattro sospettati di reato: strage. Saranno indagati.
Succede 58 anni dopo la carneficina di Sant'Anna di Stazzema dove, i nazisti sterminarono 560 civili, senza un motivo e senza sottilizzare: donne incinta e bambini, anziani e agricoltori, tutti uniti in un cumulo di corpi senza vita, abbattuti a fucilate, cancellati dal fuoco.
La notizia, 56 anni dopo, è questa: una dozzina di ex ufficiali e sottufficiali delle Ss che parteciparono alle stragi di Sant'Anna di Stazzema e di Marzabotto sono ancora vivi, sono stati identificati e presto saranno interrogati dai magistrati italiani.
E' quanto rivela il settimanale l'Espresso nel numero in edicola oggi.
Tra i militari protagonisti dell'eccidio di Stazzema del 12 agosto del 1944, la magistratura militare italiana di La Spezia ha chiesto di interrogare Gerhard Sommer, sottotenente, 80 anni, residente ad Amburgo.
"Era il vice comandante delle operazioni, potrà dare un contributo importante alla ricostruzione della verità, lo ha rintracciato la magistratura tedesca che collabora con quella italiana" dice, emozionato Enio Mancini, direttore del museo della resistenza sul colle di Sant'Anna.
Assieme a Sommer saranno interrogati altri militari che avrebbero partecipato all'eccidio.
Sono Horst Richter, sergente, 80 anni, di Berlino, Theodor Sasse, sottotenente, 78 anni di Kriftel.
Sono stati identificati altri due ufficiali, il sottotenente Friedrich Crusemann, classe 1915, di Hamm, e il sergente Alfred Leibssle, classe 1922, di Tubingen, che però sono morti da poco.
Appartenevano tutti al secondo battaglione della sedicesima divisione Reichfurer H. Himmler.
Per la strage di stazzema nessuno ha finora pagato.
Commosso e soddisfatto il sindaco di Stazzema, Giampiero Lorenzoni, che appena un anno fa aveva sollecitato l'avvio di un'inchiesta parlamentare sulla strage dimenticata.
A "riaprire" il caso fu nell'ottobre 1999 un reportage della giornalista tedesca Christiane Kohl pubblicato da Repubblica.
Cinque anni prima da un ministeriale "armadio della vergogna" erano saltati fuori 195 fascicoli occultati nel 1956.
In quell'armadio, anche le foto di mucchi di cadaveri, scattate subito dopo l'eccidio dal parroco di Sant'Anna don Giuseppe Evangelisti.
L'inchiesta della Kohl individuava nell'austriaco Anton Galler, comandante del II battaglione - 35 reggimento della divisione delle SS, l'ufficiale che ordinò l'eccidio, ma soprattutto rivelava l'esistenza in vitadi altri autori dell'eccidio.
"La zona era piena di partigiani, ci diedero l'ordine di sparare a vista" raccontò uno di loro alla giornalista.
Da allora Sant'Anna è stata visitata dal presidente Ciampi, è diventata parco mazionale della pace e - cosa che fa felice Mancini - la visitano scuole da tutta italia: " E sabato arriverà una scolaresca tedesca".


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