«I martiri di Stazzema chiedono giustizia»

Per ricordare il 25 aprile Ciampi ha scelto Stazzema.
Dove nuove rivelazioni, e nuove inchieste, ricostruiscono in un modo diverso da quello passato alla storia, l'eccidio di 560 persone inermi, fra le quali 130 bambini, compiuto dai nazisti il 12 agosto del 1944.
Non il maggiore delle SS Walter Reder, conosciuto come «il boia» benché due processi lo abbiano assolto, sarebbe stato l'autore del massacro.
Non i suoi reparti speciali, in quei giorni impegnati altrove, ma piuttosto un gruppo di soldati del 350° reggimento, pochi ma feroci, dotati di lanciafiamme, sarebbero i veri responsabili del massacro.
I loro comandanti, due 'grigi' criminali di guerra, sarebbero morti da poco portando nella tomba la verità.
Ma almeno quattro dei loro più stretti collaboratori sono ancora vivi, in Germania, e per certi reati il codice penale tedesco non prevede alcuna possibilità di prescrizione.
Per questo Stazzema, attraverso il sindaco e l'Associazione delle famiglie dei martiri, chiederà a Ciampi un sostegno concreto perché si arrivi alla condanna dei colpevoli.
Anche dopo 56 anni il diritto alla verità resta immutato.
A sostenere la nuova ricostruzione dei fatti, sono la testimonianza di un disertore tedesco e quella di un giovane di Stazzema usato dai tedeschi per portare armi e munizioni.
Tuttavia, se anche la nuova ricostruzione raccontata recentemente in un volume dallo storico Paolo Paoletti, dovesse risultare esatta, l'eccidio conserverebbe altri misteri.
Resterebbe, forse resterà sempre, la domanda del perché la ferocia nazista si scatenò improvvisa il 12 agosto contro un intero paese.
Si parlò di uno sparo da una casa civile, che avrebbe innescato la reazione dei soldati tedeschi.
Ma solo la più sadica ferocia può dare un senso alle 560 vittime - vecchi, donne e bambini, sopratutto - che poi vennero bruciati con i lanciafiamme davanti alla chiesetta di Sant'Anna.
Ciampi arriverà stamani, poco dopo le 11, al monumento ossario posto sul Col di Cava, nell'Alta Versilia.
Ad accompagnarlo, il ministro della difesa Sergio Mattarella.
Presenti anche il neo presidente della regione Toscana, Claudio Martini, rappresentanti delle associazioni partigiane e di quella dei Martiri di Stazzema.
Una corona d'alloro, in ricordo delle vittime, poi un intervento del Capo dello Stato.
La cerimonia si concluderà alle 12,30. Nell'occasione, il sindaco di Stazzema, Giampiero Lorenzoni, chiederà a Ciampi di accelerare l'inchiesta sull'eccidio riaperta, negli ultimi tempi, dal tribunale militare di La Spezia.
Nello stesso tempo, l'Associazione dei martiri chiederà al Capo dello Stato di far approvare la legge per un «Parco della pace» sul colle di Cava che ospita l'ossario dei 560 caduti.

Maurizio Naldini

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