Daniele Masseglia

Eccidio ancora impunito

L'eccidio di S.Anna è una lente d'ingrandimento sul dolore che sconvolse l'Italia tra il '43 e il '45 e solo l'equilibrio tra memoria e giustizia potrà restituire dignità alle 15mila vittime del nazifascismo, in particolare i 560 santannini trucidati il 12 agosto '44.
Il messaggio lanciato ieri mattina dall'Ossario dal sindaco di Stazzema Gian Piero Lorenzoni ha raggiunto gli animi di centinaia di cittadini ed autorità civili e militari accorsi per ricordare l'eccidio e ribadire con forza il cammino verso la verità.
«Memoria significa non rimuovere i fatti e conservare l'identità " sottolinea Lorenzoni " e giustizia vuol dire accertare le responsabilità della furia omicida compiuta 58 anni fa da uomini su altri uomini: la storia, finora lacunosa e distorta, deve tramutarsi in cammino verso la giustizia».
Un cammino ancora a metà, visto che l'istituzione della commissione d'inchiesta parlamentare che faccia luce sui 695 fascicoli insabbiati nell'«armadio della vergogna», è stata approvata solo dalla Camera.
«Il Senato ha preferito dedicarsi a Berlusconi e Previti " pungola provocatoriamente Franco Giustolisi, giornalista dell'Espresso e cittadino onorario di S.Anna " e pertanto il bicchiere resta ancora mezzo vuoto».
Le massime autorità statali, tra cui il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, delle Camere Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini e della Commissione Europea Romano Prodi, si sono limitati a «colmare» il bicchiere con messaggi di solidarietà.
In compenso l'Ossario ha ricevuto il simbolico abbraccio di tantissime persone, compreso il 92enne Amos Pampaloni, capitano della Brigata Acqui a Cefalonia ed insignito della medaglia d'argento al valor militare.
«E' commovente ricordare sia i 560 civili non combattenti massacrati senza un perché " ha detto " sia tutti quei giovani che trascinati da un moto spontaneo hanno compiuto l'opera di liberazione dal nazifascismo: per l'Italia fu un secondo Risorgimento».
Pampaloni ha infine condannato l'incontrollato commercio di armi nel mondo, auspicando la fine delle controversie politiche, etniche, economiche, religiose e sociali tra i popoli.
«Non bisogna restare prigionieri della memoria " gli fa eco Sergio D'Elia, segretario dell'associazione "Nessuno tocchi Caino" " bensì liberarsi dalla logica della vendetta: il Parco della pace di S.Anna è uno spazio di incontro tra le comunità.
Anche Stazzema ha votato insieme a noi contro la pena di morte».
Le commemorazioni proseguono stasera alle 21, a S.Anna, con il concerto lirico «Inno alla pace».


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